Un appartamento con tante aperture è certamente luminoso e ben arieggiato, ma le finestre sono uno dei principali “ponti termici” ovvero i varchi che tendono naturalmente a disperdere calore verso l’esterno, costringendo a far funzionare a regimi elevati l’impianto di riscaldamento per raggiungere la temperatura ideale.
La scelta di serramenti progettati per ridurre la dispersione di calore è uno dei primi passi verso una migliore efficienza energetica della casa. Nella realizzazione della “finestra perfetta” bisogna tener presente che la misura della superficie vetrata è direttamente proporzionale alla quantità di calore che “va sprecato”, misurato con un particolare coefficiente, detto trasmittanza termica.
Spesso sono le stesse aziende produttrici di infissi a calcolare la trasmittanza termica dei loro prodotti e a dichiararla. Si tratta di un’informazione importante perché, per ottenere le detrazioni fiscali relative a interventi di miglioramento energetico (ecobonus), gli infissi devono avere una determinata trasmittanza termica in relazione alla zona climatica nella quale vengono installate.
In generale, a parità di superficie vetrata, vetrocamera doppi o tripli o speciali vetri basso-emissivi (pensati apposta per ridurre gli scambi termici tra interno ed esterno) sono più efficienti rispetto al tradizionale vetro singolo.
I serramenti, che siano di legno, di PVC o di alluminio, devono avere camere d’aria che fungano da cuscinetti e delle buone guarnizioni che riempiano tutti gli spazi per evitare gli spifferi.
Quando deteriorate, le guarnizioni vanno sostituite. Un altro accorgimento per limitare la dispersione di calore è quello di isolare gli eventuali cassonetti delle tapparelle con silicone o con altri adesivi.
Scegliere fìnestre di qualità in fase di progettazione o ristrutturazione, sostituendo gli infissi già esistenti per evitare la dispersione di calore è un investimento da valutare con attenzione, perché la spesa verrà recuperata nel tempo grazie al taglio delle bollette per l’energia e il riscaldamento.
Inoltre come risultato finale portano a una migliore vivibilità termica all’interno degli spazi.
Come ogni anno l’Agenzia CasaClima di Bolzano, struttura pubblica che si occupa della certificazione energetica degli edifìci in tutta Italia, ha premiato i progetti migliori secondo i criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza.
Tra le architetture che hanno ricevuto riconoscimento tre case unifamiliari costruite o ristrutturate utilizzando materiali ecosostenibili.
Degne di nota, anche il quartiere Le Albere di Trento, nato dalla riconversione di un’area industriale dismessa, e il Convitto Bachman di Treviso, una struttura pensata per l’ospitalità che è stata certificata in classe A CasaClima, la migliore in assoluto.