Riparare la lavatrice con lo smartphone? Smart Diagnosis

Riparare la lavatrice con lo smartphone? Smart Diagnosis è l’ultima frontiera dell’assistenza LG

Siamo nel 2017 un epoca in cui ormai la tecnologia fa passi da gigante ad ogni piè sospinto, abbiamo smartphone, smartwatch, tablet, computer che ormai fanno un po’ di tutto, quindi perché non avere anche una lavatrice che è smart?

Grazie a questa molto probabilmente potremmo fare quasi a meno di qualcuno che si occupi di riparazione lavatrici o di riparazione elettrodomestici, che si abiti a Torino, Milano, Genova o Napoli, tutto quello che serve è avere una lavatrice di marca LG di ultima generazione.

Spieghiamo meglio il concetto, le nuove lavatrici LG sono provviste di una tecnologia atta a informare l’assistenza LG, la quale eventualmente farà intervenire un tecnico per la riparazione lavatrici o per la riparazione elettrodomestici, qualunque sia la città che si tratti del Nord Italia come Milano o Torino o più giù come Genova o Napoli.

Tutto quello che serve per poter usufruire di questa tecnologia è un ormai comune smartphone, sul quale è presente una app denominata Smart Diagnosis, reperibile sia per telefonini Android che per Iphone negli appositi store.

Ma tale tecnologia non è per forza limitata a questa app, sarebbe sufficiente avere uno smartphone che supporta il tono denominato DTMF e il risultato sarebbe lo stesso. L’acronimo DTMF significa Dual Tone Multi Frequency che tradotto significherebbe una cosa come multifrequenza.

Come funziona la tecnologia smart diagnosis per riparare le lavatrici

Praticamente, si telefona all’assistenza e si preme uno specifico pulsante sulla lavatrice, pulsante che si chiama appunto Smart Diagnosis (sarebbe il tasto di accensione, ma oltre alla comune dicitura deve essere anche presente questa scritta, se non c’è il servizio non funzionerà), dopo che si è premuto il pulsante si deve posizionare il telefono accanto, e un suono comunicherà all’assistenza la natura del guasto che provvederà a mandare un tecnico per la riparazione lavatrici o per elettrodomestici nella vostra casa, a Roma, Firenze, Torino o ovunque dove abitiate.

Invece per usare l’app la situazione è praticamente uguale all’uso col telefono, per prima cosa la si deve mettere in funzione, si attacca la lavatrice e si pone il telefono sempre accanto al pulsante suddetto, verrà fuori un suono e l’app sul telefono ci darà le istruzioni sul da farsi, se chiamare un tecnico per la riparazione lavatrici o per la riparazione elettrodomestici oppure no.

Questi tecnici sono presenti in molte città come Milano e altre.

Questo tipo di tecnologia al momento è disponibile solo nelle lavatrici di marca LG, saprete quindi se è il caso di chiamare un tecnico per questa riparazione o no, cioè vi risparmia il disturbo di farlo in prima persona.

Praticamente l’assistenza tramite questo servizio è già edotta sul da farsi e lo specialista saprà già cosa fare quando verrà nelle vostra casa, diverso sarà il discorso per lavatrici di altre marche dove dovrete cercare e chiamare il tecnico, magari cercandolo da internet digitando ad esempio “assistenza lavatrici a torino” oppure andando per passaparola tramite amici o parenti.

Manutenzione della lavatrice: come si fa a lavare casa e a fare il bucato inquinando meno possibile

Vediamo come evitare inutile inquinamento quando si tratta di pulizia della casa e degli abiti. Innanzitutto è bene riscoprire l’acqua calda, anzi caldissima, per­fettamente in grado di pulire e disinfettare.

Se all’acqua calda aggiungete un po’ di alcol oppure un cucchiaio di aceto e sale, o mezza tazza di borace, otterrete un detergente migliore di qualsiasi blasonato detersivo disinfettante.

Per un bucato ecologico

La biancheria non deve essere eccessivamente sporca e non va lasciata in cattive condizioni di sporcizia per molto tempo nei raccoglitori dei panni, inoltre è bene prov­vedere a una separazione dei panni in funzione del lavaggio. La lavatrice va riempita sempre a pieno carico e i panni vanno te­nuti in ammollo tutta la notte precedente. Non vi è nessun rischio di danneggiare la lavatrice in questo modo, quindi non dovete avere nessuna paura poi dover ricorrere alla riparazione della lavatrice o nella città in cui risiedete.

È sufficiente il 30% in meno della quantità di detersivo indicato.

Evitate l’uso di ammorbidenti: sostituiteli con uno o due bicchieri di aceto bianco nell’ultimo risciacquo. Non acquistate i detersivi con il bollino rosso, perché contengono il sale sodico dell’acido nitrilotriacetico che distrugge la vita nei fiumi.

Non inalate detersivi in polvere e nel maneggiarli adoperate sem­pre i guanti.

  • Non dimenticate di richiudere perfettamente i recipienti e teneteli alla larga dai bambini
  • Per un bucato davvero ecologico, biancheria e indumenti molto sporchi vanno prima immersi in una soluzione di borace, che deo­dora e toglie le macchie: l cucchiaio in 4 o 5 litri di acqua. Aggiungete un cucchiaino di aceto bianco o di bicarbonato di so­dio a ogni carico di lavatrice per rinfrescare e togliere gli odori.
  • Per il lavaggio a mano, usate sapone in scaglie non profumato, op­pure sapone liquido fatto in casa sciogliendo 2 tazze di sapone grattugiato in 4 o 5 litri di acqua calda. lasciate bollire a fuoco len­to per 10 minuti e poi fare raffreddare.

Non buttate gli avanzi di sapone. Quando ne avrete recuperato una certa quantità, metteteli in una pentola alta, ricopriteli d’acqua e fate bollire. Mescolate velocemente con un cucchiaio di legno i pezzi di sapone finché si saranno sciolti, aggiungete un cucchiaio di bicarbonato di sodio, poi versare il composto cremoso in un recipiente metallico basso, e lasciatelo raffreddare.

La biancheria bianca diventerà candida se si userà metà dose di detersivo e un pacchetto di lievito.

Capi di lana e i pullover di mohair rimangono morbidi se si ag­giungono 3 gocce di glicerina nell’ultimo risciacquo.

Durante la centrifuga di capi delicati aggiungete, a seconda della quantità. una spugna o un asciugamano asciutto nella lavatrice. Potrete effettuare una centrifugazione più breve.

Le camicie scure di seta diventano più lucide se vengono lavate con tè nero. Alla fine sciacquatele con acqua fredda. I colli ingialliti possono essere frizionati con gesso che assorbe i grassi: lo sporco va via più facilmente. Anche l’aceto bianco fa di­ventare puliti i colletti. I fazzoletti di seta riacquistano lucentezza lavarli in acqua e aceto.

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