Sicurezza nei siti web e-commerce

Un aiuto concreto dai motori di ricerca

Quando Firefox e Chrome mostrano l’avviso di pericolo, l’utente può chiudere la scheda, digitare un altro indirizzo oppure continuare la navigazione.

In quest’ultimo caso, la scelta può dipendere da due fattori: il warning viene ignorato perché non viene letto/compreso o per-
ché si suppone che sia un falso positivo.

Anche se i due browser usano la stessa block list, il modo in cui gestiscono i warning è differente.

Per bypassare gli avvisi relativi a malware e phishing, Firefox richiede un solo click, mentre Chrome due, tuttavia è un dato di fatto che oggi gli utenti di Internet sono più attenti alle truffe.

Per chi desidera avere un proprio sito web e-commerce è molto importante valutare bene le caratteristiche e i servizi offerti dall’hosting scelto e non scegliere quelli troppo economici in quanto più sono a basso prezzo e meno ci sono garanzie sulla sicurezza dei dati e di altre informazioni private.

Uno studio, effettuato da due ricercatori di Google e della Università di Berkeley in California, ha permesso di stabilire come gli utenti reagiscono agli avvisi di sicurezza mostrati da Firefox e Chrome, quando viene visitato un sito infetto.

Rispetto al passato, il livello di attenzione è aumentato e ciò è dovuto sopratutto al modo in cui Google e Mozilla avvertono del pericolo.

Il nuovo design adottato per la pagina di warning dimostra l’importanza di informazioni chiare sul rischio che si corre nel caso in cui l’utente decida di trascurare l’avviso.

Nel periodo compreso tra maggio e giugno 2013 sono stati analizzati oltre 25 milioni di warning visualizzati da Firefox e Chrome.

Lo studio ha permesso di determinare la percentuale dei click effettuati quando l’utente decide di bypassare l’avviso di sicurezza.

I ricercatori hanno preso in esame tre tipologie di warning: malware, phishing e certificati SSL falsi.

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