Le etichette del vino sono piccoli capolavori di creatività ad alto contenuto tecnologico: etichette da collezione, nobilitate, personalizzate, in special edition, tradizionali e e innovative.
Naming, font, colori, scelta della carta e delle tecniche di stampa per aggiungere sensazioni tattili che, oltre ad accontentare la vista, soddisfino anche tatto e olfatto, sono gli elementi che caratterizzano la composizione di quei piccoli contenitori di creatività e tecnologia che sono le etichette per vino.
Tradizione e innovazione è il binomio su cui altalenano l’iconografia così come la selezione delle carte, delle fustelle e delle nobilitazioni che coinvolgono la creazione dell’etichetta da vino.
Investimenti in ricerca, progetti e processi all’avanguardia si nascondono nei pochi centimetri quadrati di carta votati a vestire il vino affinché il consumatore scelga quella bottiglia dallo scaffale dell’enoteca o, al ristorante, inizi a gustarne la sensazione con gli occhi prima che con il gusto.
L’etichetta del vino è un veicolo di comunicazione capace di emozionare!
Vi è mai capitato al ristorante al momento di scegliere il vino di non ricordarne il nome ma solo la grafica dell’etichetta? Se sì, significa che l’etichetta stessa ha assolto appieno alla propria funzione che non è soltanto didascalica o estetica, ma anche quella della riconoscibilità che, inevitabilmente, tocca le corde dell’emotività e della sensorialità.
Che dire dell’iconografia? Il vino è indelebilmente legato al territorio e pertanto abbiamo ancora una quantità di etichette che ritraggono il paesaggio di origine.
Il blasone delle case vinicole è spesso il protagonista delle storie che l’etichetta stessa racconta o dei simboli che appaiono sui collarini della bottiglia.
Oggi la necessità di catturare l’occhio del consumatore sugli scaffali del supermercato ha portato alla luce grafiche appariscenti, segni essenziali ma di grande forza, colori decisi, fustelle irregolari o ancora rappresentazioni di animali che, più che a un significato allegorico, ambiscono a imprimersi nella memoria.
In questo la globalizzazione ha costretto la vecchia Europa più sobria e tradizionale a inseguire i competitor d’oltre oceano decisamente piu aggressivi nelle loro rappresentazioni.
Ma non solo: nell’era della grafica coordinata e degli smartphone, anche le etichette si trovano costrette a evolversi!