Nello stabilimento di 2200 metri quadrati (1700 metri quadrati coperti) di Zibido San Giacomo, tra le provincie di Milano e Pavia, è possibile assistere all’intero ciclo di produzione della fabbrica e permettere così al cliente di visionare i prodotti realizzati in un ampio spazio espositivo.

L’attenzione e la ricerca costante di nuove tecnologie ha permesso alla Ormacs di raggiungere negli anni un elevato standard qualitativo che si traduce anche in un vantaggioso rapporto qualità-prezzo e in tempi di consegna rapidi.

Il cliente che si rivolge a questa azienda può vantare di un servizio di consulenza tecnica e di progettazione computerizzata grazie all’esperienza pluridecennale maturata inizialmente nel settore dell’arredamento e della divisione d’interni.

La fase di progettazione è garantita da sistemi tecnologici all’avanguardia e da software Cad tridimensionali con rendering avanzato.

Le diverse serie sono disponibili in molteplici versioni e materiali: la 50 N,la 50F, la 50 ES, la 50 EV si prestano ad un utilizzo per interni ed esterni e sono realizzate con una struttura completamente in alluminio con profilati a sezione quadra, la finitura superficiale è standard in colore argento naturale (a richiesta e per grandi quantitativi sono disponibili altre tonalità di colore), gli accessori sono personalizzabili.

La nuova versione completamente in vetro, la Glass si caratterizza per le linee estremamente pulite e moderne. La struttura è realizzata in alluminio con profilati sagomati e dotati di fermavetro con accessori specifici.

Ampia varietà per quanto riguarda la scelta dei cristalli: trasparenti, trasparenti extra chiari, acidati, sabbiati totalmente o a disegno, a disegno con pellicole applicate all’esterno.

Anche in questo caso gli accessori sono personalizzabili e possono essere definiti dal cliente in fase progettuale.

Sul sito dell’azienda (ormacs.com) è possibile visionare una vasta gamma di manufatti già realizzati, fissare un sopralluogo e richiedere un preventivo gratuito (i prezzi al metro quadro sono uguali per qualsiasi tipo di modulistica utilizzata). L’attenzione al cliente è uno dei punti di forza del gruppo che ha previsto, sulla pagina ufficiale, anche un questionario di gradimento dei servizi offerti.

Accedendo alla sezione dedicata, nell’area clienti, è possibile compilare un form ed esprimere la propria opinione sul trattamento ricevuto (dalla fase di accoglienza al riscontro sulla qualità del prodotto).

Sul canale YouTube (ormacs snc) sono presenti molteplici video in cui si mostrano i lavori effettuati nelle diverse fasi di realizzazione. La sede è a Zibido San Giacomo e si può contattare l’assistenza alla clientela compilando una richiesta online che viene presa in carico ed evasa in tempi molto rapidi.

In caso di particolari urgenze è previsto anche un contatto WhatsApp, novità che testimonia la volontà della Ormacs di volere stare al passo con i tempi che cambiano.

Un’azienda in evoluzione, ancorata però ai principi che l’hanno vista nascere mezzo secolo fa.

Per avere più informazioni sul prodotti per la divisione di interni clicca qui.

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Ultima, in ordine di tempo, la scelta della Lombardia di destinare oltre 133 milioni di euro per interventi in questo settore.

Notizie dalla Lombardia

Stanziamenti importanti per l’edilizia sanitaria in Lombardia.

È notizia di questi giorni, infatti, che la nuova giunta regionale lombarda ha annunciato ben due diversi stanziamenti per interventi.

Il primo finanziamento è pari a 103 milioni di euro, ripartiti secondo la grandezza dei comuni.

Queste risorse sono destinate proprio alla sanità, e in particolare ai progetti destinati al miglioramento e alla ristrutturazione degli ospedali e dei presidi sanitari.

A commentare l’intervento è Giulio Gallera, assessore della Regione Lombardia alla Sanità e al Welfare: “Una misura che ci sembra fondamentale, anche considerando il fatto che dal 2016 il governo nazionale ha interrotto i fondi per l’edilizia sanitaria”.

Il secondo stanziamento, invece, non è propriamente diretto alla edilizia sanitaria ma valorizza il ruolo degli enti locali con riflessi diretti sugli spazi occupati da edifici sanitari.

Le risorse, in questo caso, ammontano a 33,5 milioni di euro e sono destinati agli enti locali per investimenti, bonifica e valorizzazione del territorio.

Innovare anche gli acquisti

Gli interventi diretti all’edilizia sanitaria sono sempre più rilevanti in Italia. Le misure saranno presto seguite da interventi diretti e aperture di cantieri.

Per rendere il risultato finale degno di nota è bene avvalersi migliori attrezzature per rendere i cantieri più efficienti e funzionali.

Il primo passo potrebbe quello di innovare le metodologie di acquisto degli strumenti, a partire, ad esempio dai cingoli in gomma per escavatore da sostituire, per farlo è possibile puntare sul web grazie a portali come Giffi Market.

Interventi anche in Abruzzo

Gli interventi relativi all’edilizia sanitaria sono stati deliberati anche in una regione, come l’Abruzzo, che richiede interventi importanti e strutturali, scontando ancora i postumi del terremoto che ha avuto ripercussioni importanti anche sulle strutture sanitarie.

Nel dettaglio, sono stati stanziati circa 166 milioni di euro complessivi per la programmazione di interventi in materia di edilizia sanitaria.

È un tema di cui si è discusso di recente, a Pescara, in funzione degli interventi da destinare al patrimonio edilizio della Asl di Teramo.

Nel budget stanziato per gli interventi fanno parte gli 80 milioni stanziati con i fondi per la ricostruzione post sisma 2016 e gli 86 milioni derivanti dagli accordi di programma dei piani di edilizia sanitaria ex art.20.

Come saranno utilizzati questi finanziamenti? Le risorse derivanti della legge speciale sul terremoto saranno utilizzate per la costruzione di un nuovo presidio ospedaliero a Teramo.

Per quanto riguarda gli altri finanziamenti, invece, la destinazione d’uso è quella del finanziamento di progetti di riqualificazione e rilancio degli ospedali di Giulianova, Atri e Sant’Omero.

Punto Calabria

Anche in Calabria ci saranno presto novità sul fronte dell’edilizia sanitaria.

Il presidente della Regione Mario Oliverio, l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Vibo Valentia Lorenzo Lombardo e il soggetto attuatore per il commissario straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico Luigi Zinno, infatti, hanno sottoscritto l’Accordo di programma per la realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia e delle due opere complementari: sistemazione idrogeologica Fossa Calzone e strada di accesso al nosocomio.

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Vediamo ora l’occorrente:

TAGLIERINA
MAZZETTA DI GOMMA
SCALPELLO
PICCHIATORE
COLLANTE (per posa incollata)
MATERASSINO FONOASSORBENTE (per posa flottante)
SOTTOFONDI

Ora andiamo a capire il tipo di sottofondo dove andrete a posizionare il parquet, se la costruzione è nuova o una ristrutturazione pesante dove sono stati rimossi i vecchi pavimenti avrete come sottofondo di posa un massetto cementizio o caldana.

Importantissimo è controllare il valore di umidità residua presente nel massetto prima di mettere in opera il pavimento in legno, il valore deve essere al di sotto del 2,5% altrimenti c’è il rischio che il parquet si sollevi nei periodi successivi alla messa in opera in quanto, essendo un materiale “vivo”, assorbe come una spugna tutta l’umidità residua: quindi l’operazione primaria è accertarsi del grado di umidità del sottofondo

Una volta appurata la compatibilità di posa è necessario controllare anche la compattezza della caldana, cosa vuol dire, il massetto deve essere compatto non deve sgranare (perdita di sassolini o piccole porzioni) e non deve spolverare troppo (passando la scopa continua a produrre polvere) in questi casi va consolidato e cristallizzato mediante l’uso di appositi primer al fine di garantire una perfetta adesione dell collante: questa operazione può essere saltata se si opta per una posa flottante.

Se andrete a posizionare il parquet in legno su di un pavimento esistente, che può essere ceramica, marmo o un vecchio pavimento in legno è necessario fare alcune operazioni preventive per promuovere l’adesione del collante.

Un pavimento nel corso degli anni di vita viene lavato molte volte, questi continui lavaggi lasciano, anche se invisibile, una piccola traccia di oli e cere che sono contenuti normalmente nei detergenti di lavaggio è quindi necessario stendere sul pavimento uno sgrassante specifico detto promotore d’adesione al fine di eliminare tutti i residui del tempo.

E’ meglio fare anche un grattaggio superficiale con disco al diamante per graffiare la superficie e permettere alla colla di aderire meglio: anche queste operazioni non sono necessarie per la posa flottante.

Per la posa flottante è meglio stendere uno strato di barriera vapore (cellophane) come primo strato, poi si stende il materassino fonoassorbente in espanso ed infine si posa il pavimento scelto.

La posa galleggiante necessita di un collante vinilico tra i vari elementi e più precisamente va messo nella femmina di ogni doga al fine di scongiurare la separazione delle assi con il normale calpestio protratto nel tempo.

Abbiamo visto alcuni consigli e nozioni importanti per una posa fai da te del vostro parquet, se non siete esperti e avete dei dubbi prima di far danni chiedeteci un consiglio o una consulenza gratuita visitando il nostro sito www.artedelparquet.net

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Quando l’intervento di lucidatura dei palchetti non riesce a cancellare segni d’usura, come graffi e macchie di vario genere, si può optare per una soluzione alternativa, quasi sempre risolutiva, la levigatura e la verniciatura delle superfici in legno.

L’Arte del Parquet consiglia di effettuare questi trattamenti una prima volta 3-4 giorni dopo la posa in opera del parquet per poi ripeterli ogni 7/8 anni.

In questi modo, il legno resta protetto nel tempo mantenendo intatta la propria bellezza.

Finitura con vernice poliuretanica o all’acqua

Terminata l’operazione di levigatura, i professionisti dell’azienda torinese procedono con una pulizia profonda del palchetto.

Dal livello di pulizia della superficie dipende infatti l’efficacia della verniciatura.

Le vernici normalmente utilizzate per il trattamento dei pavimenti in legno sono quella poliuretanica, molto resistente all’abrasione, o quella all’acqua che, pur durando meno nel tempo, crea un effetto più naturale.

Tre gli effetti di brillantezza disponibili: lucido, semi-lucido e opaco.

Manutenzione straordinaria di palchetti

Per un ripristino del parquet davvero ben fatto, l’Arte del Parquet di Verona si preoccupa di effettuare, prima della verniciatura, la sgrossatura, la levigatura e la carteggiatura del legno.

Si tratta di trattamenti preparatori necessari a pulire e omogenizzare perfettamente le superfici da trattare.

Solo così le vernici riusciranno a conferire al parquet la giusta durezza superficiale, rendendolo impermeabile e facile da pulire.

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Le pavimentazioni in cotto, data l’elevata porosità del materiale, hanno bisogno di essere sottoposte a trattamenti specifici che ne assicurino l’idrorepellenza e l’oleorepellenza evitando la comparsa di efflorescenze saline e antiestetiche macchie.

La ditta ARPose di Verona, specializzata nella posa di pavimenti in resina, si occupa anche dei pavimenti in cotto.

Siamo in grado di proteggerli, pulirli, recuperarli e mantenerli belli come il primo giorno.

L’azienda ha sempre la risposta pronta, contando su una gamma completa di prodotti specifici.

Pulitura professionale del cotto

La pulitura è il procedimento che i professionisti della ARPose svolgono usando l’acido muriatico in seguito a interventi di stuccatura per eliminare tracce di cemento.

Prima di effettuare qualsiasi trattamento è previsto l’accurato lavaggio del pavimento per rimuovere vecchie cere al solvente, unto, olio di lino e grasso.

Nel caso di efflorescenze bianche, viene utilizzato un detergente disincrostante a cui vengono aggiunte alcune gocce di anti schiuma per liberare completamente i pori.

Idrofobizzazione e protezione del cotto

Sui pavimenti in cotto di recente installazione, in particolare su quelli posati all’esterno, la ditta di Verona consiglia trattamenti idrofobizzanti.

L’idrofobizzazione prevede l’applicazione in una o due mani di prodotti come l’olio di semi di lino su cotti spolverati e puliti a secco.

Dopo 2-3 giorni gli specialisti del cotto effettuano il lavaggio acido per contrastare l’eventuale risalita di sali e, appena il pavimento è asciutto, procedono con i successivi trattamenti protettivi, antirisalita, antimacchia rispettivamente utilizzando prodotti impregnanti (cere), idrorepellenti ed alcalini.

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